Une décision radicale ! C'est une décision
sans précédant et qui va marquer l’histoire du mouvement ultra’ Italien que la
Curva Nord de la Lazio vient de prendre après plusieurs jours de réflexion en
décidant de se dissoudre en signe de protestation contre la « tessera del
tifoso »
Dans un communiqué publié par l’ensemble des
groupes, les ultras biancocelesti affirment leur refus de se plier aux
contraintes sécuritaires de la tessera en stigmatisant notamment la volonté
gouvernementale de contrôler les ultras et de les toucher dans leur liberté de
choix. « Nous, comme des hommes libres, nous n'accepterons jamais que
"quelqu'un" décide si oui ou non nous pouvons entrer dans le stade
pour soutenir notre Lazio (…) Nous n’accepterons jamais que "quelqu'un"
décide pour nous. Nous aimons à croire que la grande majorité des gens pensent
comme nous, en tant que conscience de la valeur élevée de leur liberté
personnelle, de celle des ultras, des tifosi, mais aussi et surtout, de celle
du citoyen…»
Le communiqué de presse de la Curva Nord
"A fronte dell'ennesimo scempio perpetrato per far disinnamorare i
tifosi e allontanare la gente dagli stadi, abbiamo dolorosamente raggiunto la
decisione di scioglierci e lasciare quella che per tutti noi è da sempre la
nostra seconda casa: la Curva Nord dello stadio Olimpico.
Sappiamo che molta
gente intuirebbe il nostro punto di vista anche senza dover leggere un
comunicato, ma in questo caso ci teniamo a spiegare le motivazioni della più
dolorosa e sofferta delle scelte.
Noi siamo Ultras da sempre! E lo siamo in
quanto individui che amano la libertà.
Un tempo il Sistema tolse i giovani
dalle piazze e li mise in uno stadio per "controllarli" e
"circoscrivere" la loro voglia di ribellione. Oggi quello stesso Sistema
ha completamente debellato le aggregazioni giovanili di massa per le strade
delle nostre città; s'è perso, per molti ragazzi, il senso di comunità di una
sede, di una sezione, di un circolo o più semplicemente di un bar. Oggi
vogliono cercare di chiudere i giovani dentro casa davanti alla Play Station,
all'Xbox, davanti ai computer, ai social network, alle TV a pagamento, ai film
in 3D. Era rimasta un'unica forma sana e libera di aggregazione giovanile sul
territorio da eliminare... Le Curve degli stadi popolate dagli Ultras. Da qui
la "brillante" idea della tessera del tifoso. Noi, da Uomini liberi,
non accetteremo mai che "qualcuno" decida se possiamo o meno entrare
allo stadio a sostenere la nostra Lazio. Non accetteremo mai che si impedisca a
priori ai nostri amici di non potersi abbonare. Non accetteremo mai, in
generale, che "qualcuno" decida per noi. Ci piace pensare che la
stragrande maggioranza della gente la pensi come noi, in quanto consapevole del
valore altissimo della propria Libertà personale di Ultras, di Tifoso, ma anche
e non ultimo, di Cittadino; non accetteremo mai una schedatura preventiva!!!
Non bastavano forse le telecamere a circuito chiuso, i microfoni direzionali, i
telefoni cellulari sotto controllo, il sequestro di memorie dei computer per
schedarci e controllarci tutti?!?!
L'Ultras nasce libero, condizione
imprescindibile in virtù della quale è nato. Di conseguenza noi, gli Ultras
Laziali della Curva Nord, a questo gioco sporco non ci stiamo. Non saremo
ancora carne da macello.
Si sbaglia chi pensa che abbiamo accettato il fatto
che il sistema calcio non ci vuole più. Siamo noi a non volerlo più!
Via gli
ultras dalle curve! Via anche i cori e le coreografie. Lasciamo che gli stadi
siano quello che "loro" vogliono, delle "meravigliose"
CATTEDRALI NEL DESERTO! Hanno tentato di convincerci che a causa della violenza
causata, guarda caso, sempre dagli Ultras, che gli stadi sono vuoti. Peccato
non ricordino che negli anni 70-80-90 era molto peggio...eppure gli stadi erano
tutti pieni. No signori, gli stadi oggi sono vuoti perchè ci sono le TV a
pagamento, sono vuoti perchè i biglietti costano troppo per una famiglia media
e per un ragazzo che studia, sono vuoti perchè gli stadi sono inadeguati ed è
impossibile parcheggiare un'auto, sono vuoti perchè per andare la domenica alla
partita siamo tutti costretti alla schedatura, sono vuoti perchè oggi chi fa le
leggi sul calcio e sui tifosi dentro a uno stadio non ci è mai entrato, una
bandiera non l'ha mai sventolata, un fumogeno non l'ha mai acceso, un treno per
andare in trasferta con gli amici non l'ha mai preso, una sciarpa al collo non
l'ha mai messa.
Non spariremo, perchè la Lazio siamo Noi!
Semplicemente non
saremo più lì!
SIAMO CONVINTI CHE CHIUNQUE E' ULTRAS NON PUO' CONTINUARE A FARE
GRUPPI, A FARE COREOGRAFIE, A LANCIARE CORI SENZA ESSERE IN MALAFEDE O SENZA
SPUTARE SU 30 ANNI DI STORIA E DI TRADIZIONE DEL MOVIMENTO A LIVELLO
NAZIONALE!!!
Non seguiranno altre spiegazioni, altri comunicati, altre linee di
pensiero.
Questa è la nostra via, questo è il nostro