Au terme de la première saison de la tessera
del tifoso, un bilan négatif s’impose et c’est en ce sens que les Boys Parme
ont publié une lettre ouverte au Ministre de l’Intérieur, Maroni, l’invitant à
répondre point par point aux questions posées…
Une lettre ouverte qui pose ainsi un certain
nombre de questions venant en contradiction avec les annonces et promesses
faites par le Ministre de l’Intérieur pour légitimer sa "tessera del tifoso"…
Ainsi où sont tous les avantages promis aux
tifosi les plus pauvres ? Les places sont de plus en plus chères et les seuls
gagnant semblent être les banques, d’ailleurs condamnées par l’équivalent de la
CNIL en Italie sur les problématiques des bases de données conservées. Autre
question, où étaient toutes les familles qui devaient se presser au stade après
l'introduction de la tessera ?
Mais surtout, où étaient tous ces milliers
de tifosi qui auraient pris la tessera ? Dans un pays avec des millions de
tifosi, le Ministre Maroni avait donné une conférence de presse en annonçant
que 700.000 cartes avaient été signées sans toutefois préciser que plus de la
moitié avaient été données au Milan AC…
Les stades se sont vidés encore une fois
cette saison et si les incidents ont été moins nombreux c’est aussi parce
qu’ils étaient plus vides. Bien sûr, c'est comme pour empêcher les massacres au
volant, vous fermez toutes les autoroutes. Sans oublier que les incidents les
plus "significatifs" durant la saison ont eu lieu entre tifosi
"tesserati", un signe que la tessera n’a pas un effet dissuasif et ne
suffit pas…
Pour les Boys, le "projet" de la "tessera del tifoso" a objectivement échoué et ils rappellent en conclusion que
si l'erreur est humaine, persévérer serait diabolique…
Caro Ministro Maroni,
Stasera vogliamo cogliere l’occasione di
questa partita per scriverLe una lettera aperta, per tirare un po’ le somme di
questo primo anno di Tessera del Tifoso. Se avrà la gentilezza di rispondere punto
per punto ai nostri quesiti, noi Le promettiamo di ascoltarLa attentamente.
Non è nostra intenzione “sfruttare” una tale
occasione di beneficenza per toglierci dei sassolini dalla scarpa e far valere
le nostre ragioni, ma in fondo questo è il nostro amato stadio, il nostro
spazio, il nostro habitat. Questa sera siamo presenti anche Noi, come in tutte
le iniziative di solidarietà che ci vengono proposte, perché la beneficenza è
uno dei nostri punti cardine, così come il sostegno e l’amore indiscusso per la
nostra squadra, la funzione sociale del nostro gruppo in città come aggregare
negli anni (34!) centinaia di giovani, o collaborare in attività extra stadio
come insegnare il tifo ai bambini della nostra Provincia.
Caro Ministro Maroni, questa lettera la
scriviamo per chiederLe qualche chiarimento sulla Tessera del Tifoso, strumento
a Lei tanto caro. Volevamo chiederLe: dove sono tutti i
vantaggi promessi ai poveri sottoscrittori?
Le corsie preferenziali, gli ingressi senza
fila, le zone dedicate negli stadi, lo snellimento nell’acquisto dei biglietti,
le agevolazioni con le Ferrovie per seguire la propria squadra, ed infine il
mitico “Menù del tifoso” in Autogrill. L’unica cosa che è stata fatta per la
Tessera in questo intero anno è stata una delibera del Garante della Privacy,
che ha condannato questo strumento per “comunicazione ingannevole”,
smascherando chi dietro alla Tessera (chi?) aveva sapientemente collegato
banche interessate ai conti correnti dei sottoscrittori e aziende interessate a
profilare le abitudini dei consumatori per proporre prodotti “ad hoc”.
Insomma, delle vere e proprie indagini di
mercato, delle abili mosse di marketing che avvantaggeranno le aziende sponsor
del progetto, in barba a tutti gli utenti che, in buona fede (e un po’
scioccamente), non sono stati attenti a leggere tutte le clausole prima di
firmare.
Un’altra domanda, signor Ministro: ma tutte
le famiglie che dovevano affollare gli stadi dopo l’introduzione della Tessera,
dove sono? Perché Noi, presenti in tutta Italia
nonostante gli enormi disagi, tutte queste famiglie non le abbiamo certo viste. Ma soprattutto dove sono tutte quelle
migliaia di tifosi che avrebbero dovuto sottoscrivere la Tessera?
In una nazione con milioni di tifosi, Lei ha
espresso alla stampa il Suo tripudio per aver sottoscritto 700.000 Tessere,
sempre ben attento a non chiarire che oltre la metà sono state regalate dal
Milan, e molte altre sottoscritte da non tifosi come prodotto bancario. Se poi
la Tessera non fosse stata obbligatoria (così come pubblicizzata) per
abbonarsi, quante ne sarebbero state sottoscritte? Poche migliaia, forse, ma
per avere la riprova basterebbe provare nella prossima stagione…
Abbiamo visto stadi desolatamente vuoti, di
tifosi e di colore, dove la passione è stata uccisa e la gente non si diverte
più. Abbiamo visto settori ospiti deserti di tifosi, ma stracolmi di pettorine
gialle degli steward, forse gli unici veri “trionfatori” di questa Tessera.
Ministro, abbiamo sentito anche le Sue
conferenze, dove si rallegrava per la diminuzione di incidenti tra le
tifoserie. Ordine pubblico: togli il pubblico, rimane l’ordine. Infatti doveva
forse parlare di chiusure degli stadi, perché l’unico rimedio che ha saputo
portare è stato quello di lasciare a casa ogni domenica migliaia di tifosi in
tutta Italia, obbligandoli con la forza a non andare allo stadio. E poi ci
parla di diminuzione di incidenti? Certo, è come se per prevenire le stragi al
volante, si chiudessero tutte le autostrade. Senza dimenticarsi che gli
incidenti più “rilevanti” in questa stagione sono avvenuti fra tifoserie
“tesserate”, segno che la Tessera non serve come deterrente: non serve e basta.
Il “progetto” Tessera del Tifoso è
oggettivamente fallito, e la cosa non si può nascondere per orgoglio personale.
Sbagliare è umano Sig. Ministro, perseverare è diabolico.
Dalla parte del tifo,
BOYS PARMA 1977