jeudi 17 novembre 2011

"No alla tessera del Tifoso" : La nouvelle Ministre de l’Intérieur (déjà) sollicitée sur la suppression de la "Tessera"…


Le nouveau Gouvernement italien n’avait pas encore été dévoilé que déjà les Boys Parma, les ultras de Parme, qui sont depuis longtemps parmi les groupes à la pointe de la lutte contre la mise en place de la "Tessera del tifoso", avaient déjà écrit à Anna Maria Cancellieri, qui vient d’être nommée Ministre de l’Intérieur en remplacement de Roberto Maroni pour l'inciter à revoir ce dispositif...


Via un communiqué à l’attention de Anna Maria Cancellieri, les Boys Parma qui tout d’abord se présentent rappellent les deux objectifs de la tessera : Faire apparaître des "tifosi officiels" avec un certain nombre d’avantages et lutter contre la violence.

Deux objectifs qui selon les Boys n’ont pas été atteints puisque la tessera dans de nombreux cas n’est qu’une simple carte de crédit, un produit bancaire sans aucun rapport avec le Calcio et la sécurité dans les stades et que dans de nombreuses occasions même ses détenteurs sont vus interdire les déplacements lors de certains matchs par mesure de sécurité alors qu’elle était censée justement éviter tout problème en ce sens…

En rappelant le "double langage" de Maroni, les Boys Parma invitent donc le nouveau Ministre de l’Intérieur à une réflexion sur la poursuite de ce dispositif…

Anna Maria Cancellieri (67 ans) est la deuxième femme de l'Italie d'après-guerre à occuper ce poste de Ministre de l’Intérieur. Elle a été Préfet de deux grandes villes, Catane et Gênes et connaît donc très bien pour avoir eu à la traiter, la problématique des groupes ultras. Elle a été récemment Commissaire dans deux autres villes importantes, Bologne et Parme, lorsque ces dernières se sont retrouvées sans leurs maires, emportés par des scandales. À Bologne, les grands partis de droite et de gauche lui avaient proposé, chacun de son côté, de présenter sa candidature sous leurs couleurs pour les municipales locales, mais Anna Maria Cancellieri avait refusé….

Le communiqué des Boys Parme :

In realtà sin dall’inizio per quasi tutti, tifosi e Società di Calcio, la Tessera è stata solo l’ennesimo disagio, non ha dato alcun vantaggio a chi l’ha sottoscritta ed ha imposto divieti e limitazioni a chi non l’ha voluto fare. In molti casi questa Tessera, a pagamento, si tratta di una vera e propria Carta di Credito, un prodotto bancario, cosa totalmente estranea al calcio ed alla sicurezza, utile solamente come raccolta dati e schedatura di massa. Ovvio che diversi soggetti abbiano avuti i propri interessi economici con questo progetto, a discapito però di migliaia di tifosi, cittadini italiani.

“Siamo i BOYS PARMA 1977, un gruppo di Ultras e tifosi del Parma Calcio, cittadini parmigiani e non, gruppo che da 34 anni svolge la sua attività in città, coinvolgendo centinaia di persone di varie generazioni nel tifo e nella beneficienza, che ha ricevuto anche il Premio Sant’Ilario 2007 dal Comune di Parma per aver “contribuito a rendere migliore la vita dei singoli e della comunità e ad elevare il prestigio della città”. Come Gruppo non abbiamo mai svolto un’attività politica che riteniamo estranea al nostro mondo, gli unici colori e simboli che accettiamo sono quelli del Parma e di Parma. Da sei anni ci occupiamo anche di dare una mano all’Associazione Fibrosi Cistica organizzando una Riffa benefica, questo per spiegarLe che non sta parlando con i “temibili ultras” che i media italiani vogliono dipingere come teppisti, ma con ragazzi impegnati anche nel sociale, desiderosi di fare del bene per la propria città.

Le scriviamo in quanto abbiamo letto stamane sugli organi di stampa nazionali il Suo nome accostato alla possibile carica di Ministro della Giustizia o dell’Interno, poltrona quest’ultima occupata fino alla scorsa settimana dal leghista Roberto Maroni.
Con la presente vogliamo infatti parlarLe e se necessario metterla a conoscenza della ormai famosa Tessera del Tifoso, fortemente voluta dal sopracitato Ministro e votata da tutti unanimemente, indipendentemente dallo schieramento politico.
Non sappiamo se ne ha mai sentito parlare o se ha mai concentrato la sua attenzione su questo argomento, nel caso dovesse ricoprire il ruolo di Ministro La invitiamo a farlo, ora per non dilungarci cercheremo di spiegare questa Tessera in poche parole.

La Tessera del Tifoso è nata due anni fa con un duplice scopo: far nascere la categoria di tifosi ufficiali e prevenire episodi di violenza. Questo è quanto è stato detto da chi l’ha voluta e imposta. In realtà sin dall’inizio per quasi tutti, tifosi e Società di Calcio, la Tessera è stata solo l’ennesimo disagio, non ha dato alcun vantaggio a chi l’ha sottoscritta ed ha imposto divieti e limitazioni a chi non l’ha voluto fare. In molti casi questa Tessera, a pagamento, si tratta di una vera e propria Carta di Credito, un prodotto bancario, cosa totalmente estranea al calcio ed alla sicurezza, utile solamente come raccolta dati e schedatura di massa. Ovvio che diversi soggetti abbiano avuti i propri interessi economici con questo progetto, a discapito però di migliaia di tifosi, cittadini italiani.

Davanti al fallimento della Tessera il Ministro Maroni ha pensato bene di imporla, rendendola obbligatoria per abbonarsi alla propria squadra ed accanendosi nei confronti di chi l’ha sempre contestata, arrivando a vietare la circolazione sul suolo nazionale di liberi cittadini, vietando in parole povere tutte le trasferte. Addirittura si è arrivati a discriminare le persone, proibendo l’acquisto del biglietto, in base alla Regione di residenza!

Non serve un politico per capire che tutto questo calpesta le libertà dei singoli e molte norme della Costituzione Italiana.

La invitiamo nel caso di incarico a riflettere su questo strumento che ha contribuito a svuotare gli stadi italiani e che ha rovinato sabati e domeniche a migliaia di sportivi che, in un momento delicato come questo, hanno già abbastanza pensieri e preoccupazioni. Ci rivolgiamo a Lei, per fare in modo che in questo periodo così delicato della nostra storia politica, in cui il cittadino italiano è stato più volte preso in giro dall’attuale classe politica, si possa tornare ad uno Stato libero, in cui chi sbaglia venga punito, ma non alla cieca e solo perché si tratta di una classe sociale mediaticamente debole.

Ringraziandola per l’attenzione, Le auguriamo buon lavoro e buona fortuna per eventuali nuovi incarichi”.